Quaderni della Pergola - Dove eravamo rimasti - Fondazione Teatro della Toscana

15 Quaderni della Pergola | Tavola tavola, chiodo chiodo. Prendo in prestito dallo spettacolo di Musella queste parole incise su una lapide del palcoscenico del San Ferdinando che Eduardo eresse in memoria del suo macchinista Peppino Mercurio, costruttore di quel palcoscenico distrutto dai bombardamenti nel ‘43. Sono parole che raccontano di una tenacia tutta eduardiana, o, se vogliamo, napoletana. Tra la scelta se soccombere o se tentare di rimettere in piedi, pezzo dopo pezzo, una speranza, Eduardo non ha dubbi. Egli e la galleria straordinaria di tutti i suoi personaggi, sono simboli di fiducia, di ottimismo; anche laddove sembra che tutto possa andare male Eduardo aspetta che “ha da passa’ a nuttata”. Nelle sue vene scorre quella certezza tipica dei partenopei di potersi affidare a tutto ciò che esiste, visibile o meno. È la città stessa che suggerisce la possibilità di dialogare con fantasmi e Santi (o santificati come Maradona, icona quantomai attuale che sicuramente ha condotto Napoli al trionfo con la vittoria del terzo scudetto). Il napoletano si fa simbolo di una condizione dell’essere in cui precarietà e senso del destino vengono bilanciati dall’ironia e dall’attaccamento, talora morboso, a credenze e superstizioni, uniche armi contro la cruda e dura verità della vita. Il personaggio umano, così ben descritto da Eduardo, è sempre maestro della propria vita, un eroe nella continua lotta con la fatalità. Possiamo affermare che Eduardo è, dunque, drammaturgo di speranza. Non sarà un caso allora che dal 2020 anno del Covid, nel momento più buio del Teatro, la Rai abbia scelto di produrre Natale in casa Cupiello con Sergio Castellitto e, nei mesi successivi I fratelli De Filippo con la regia di Sergio Rubini, Non ti pago, sempre con Castellitto, Filumena Marturano con Massimiliano Gallo e Vanessa Scalera. Eduardo è stato reso ancòra per un pubblico disorientato, avvicinandolo a quella fede che vede al di là della notte una possibile rinascita. di SERENA POLITI Eduardo: una speranza tutta napoletana FOTO FRANCESCA DELLA VALLE

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