Quaderni della Pergola - Dove eravamo rimasti - Fondazione Teatro della Toscana

30 | Quaderni della Pergola bio degli attori francesi con le giovani attrici e i giovani attori italiani è un arricchimento, così come l’incontro con gli artisti africani: tutti prendono qualcosa dall’altro che appartiene a un determinato luogo, ma allo stesso tempo lasciano qualcosa di loro stessi in ogni luogo. Si esce trasformati da incontri di questo tipo: sperimentare la condivisione permette di comprendere qualcosa di te stesso. Abbiamo bisogno degli spettatori: quando recitiamo guardiamo il pubblico, è l’oggetto della nostra sperimentazione. Ecco perché rappresentiamo anche gli stessi spettacoli in città diverse del mondo: necessitiamo della comunicazione con lo spettatore e ci rendiamo conto che spesso non può capire immediatamente ciò che avviene in scena, quindi continuiamo a ripetere e a cercare nuove relazioni. Anche per questa ragione ci interroghiamo ancora su quale sia il posto in cui debbano collocarsi l’Attrice e l’Attore europei. Colei o colui che parla lingue diverse all’interno della comunità europea: il desiderio è di scoprire nuovi linguaggi, lavorando sui rapporti degli attori europei che integrano la relazione con gli attori africani. La lingua costruisce il nostro inconscio. Bisogna lavorare promuovendo attori, poeti, scrittori per rinnovare e realizzare un nuovo atto creativo che coinvolga contemporaneamente gli autori del passato, che fanno parte della nostra memoria, ma anche rivolgendosi al futuro per combattere una crisi, un forte indebolimento dell’arte e della cultura che sta attraversano tutti i Paesi. Il nostro continente soffre della mancanza di curiosità, e di apertura verso l’altro – il poeta di un altrove o il ricercatore dell’arte che si trova in un luogo diverso – e la risposta a DISEGNO MAURA LA PERLA

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