31 Quaderni della Pergola | ciò appartiene alla nostra responsabilità, fa parte del lavoro che dobbiamo svolgere: non ignorare quello che c’era prima di noi, l’esperienza del passato, ma rinnovare qui e ora il nostro mestiere per andare verso nuove possibilità e anche verso una nuova forma di condivisione. Come possiamo avvicinare la poesia alla popolazione? Come portare la poesia in uno spazio pubblico, nelle scuole, negli ospedali, nei centri dove si trovano persone che abitualmente non vanno a teatro? Approfondiamo costantemente la dimensione della tradizione e della modernità, ma al centro si pone anche la questione della transizione digitale: ci chiediamo, infatti, come si può lavorare insieme stando lontani? In che modo possiamo, essendo distanti e a prescindere dalla cultura, dalla lingua e dalla nazione di appartenenza, restare collegati? Il nostro obiettivo primario diventa: lavorare tutti insieme sull’idea di un Teatro-Mondo. Quando parliamo di Attrice ed Attore Europei, in realtà ci stiamo interrogando sull’idea stessa di Identità versus Alterità, sentendo la necessità di interagire anche con strutture del continente africano. La formazione dell’Attrice e dell’Attore europei passa attraverso una serie di conoscenze contemporanee di tipo sociale, economico e scientifico, che corrispondono alle sfide della nostra epoca. Qual è il ruolo, e anche la funzione, del teatro nella storia, nella nostra memoria collettiva e nella trasmissione del sapere, anche nella costruzione del futuro: su questi temi dobbiamo continuare ad approfondire ed indagare. Cerchiamo, insieme, di seguire un cammino, di conservare la speranza, di inventare e sperimentare, avere curiosità e condividere”. Giovani attrici e attori con Emmanuel Demarcy-Mota, Direttore del Théâtre de la Ville di Parigi, Pier Paolo Pacini del Teatro della Toscana e Vincent Mambachaka Consigliere per l’Africa del Théâtre de la Ville. FOTO FILIPPO MANZINI
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