Quaderni della Pergola - Dove eravamo rimasti - Fondazione Teatro della Toscana

34 | Quaderni della Pergola Diario di bordo La passione per la verità Francesi e italiani, attori e attrici. Tredici donne e uomini sono chiamati all’incendio, a creare e lasciarsi andare ad una danza al cardiopalma che è anche una battaglia su un terreno obliquo, semioscuro, irriconoscibile come dopo un’apocalisse. Come su carboni ardenti le attrici e gli attori guizzano sui vetri rotti di Ionesco, ed è duro scoprire che la parola si è spezzata e che con essa si è perduto anche il filo con la realtà delle cose che credevamo conquistata. Era tutto falso? Cosa è vero? Eppure, nonostante la rottura, qualcosa rimane in fondo al vaso e non è la speranza, ma qualcosa di molto più forte: la passione per la verità. Io ho la passione per la verità, esclama uno dei personaggi. E allora bisogna trovare il modo di scivolare su queste macerie, bisogna re-imparare le azioni elementari – camminare, correre, saltare – perché tutto è cambiato. Ritrovati ritmo ed equilibrio, si tratta poi di mantenerli ma non basta, perché occorre pure che il movimento sia collettivo. In questo processo gli attori si giocano tutto: ne usciranno distrutti o risorti, senza vie di mezzo. Soprattutto, ne usciranno solo tutti insieme. Superate le fauci della macchina babelica, maciullato il vecchio, riusciranno perfino a divertirsi nel nuovo. I pomeriggi di prove di Ionesco Suite si susseguono freneticamente. Si lima, ci si perde e ci si ritrova. Lo spettacolo della sera non è un punto d’arrivo, non è la vetta; è piuttosto un tuffo ogni sera diverso. L’importante è soprattutto come si arriva al trampolino, è prendere confidenza con l’acqua, rimanere sempre in ascolto dell’ambiente, degli altri, di sé. L’attore è una creatura in perenne ascolto. Tac tac, nac nac, op op: in attesa del regista, i francesi danno il via al riscaldamento e riassumono con onomatopee intere parti di testo; altre a brandelli aleggiano per il Saloncino ancora illuminato mentre i tecnici aggiustano i riflettori e pungente si spande l’odore dell’alcool appena passato sulla cerata bianca stesa sulla tavola in scena… Tutto è pronto per la prova. Silence, s’il vous plaît! On commence. di ITALO PAPANDREA

RkJQdWJsaXNoZXIy NDMxMQ==