Quaderni della Pergola - Dove eravamo rimasti - Fondazione Teatro della Toscana

46 | Quaderni della Pergola di MATTEO BRIGHENTI I giovani da La dodicesima notte a Il giardino dei ciliegi FUTURO PRESENTE Attraverso i giovani, con i giovani, per i giovani. Da La dodicesima notte di Pier Paolo Pacini a Il giardino dei ciliegi di Roberto Bacci, passando per Otto Pezzi Unici delle diplomate e dei diplomati de l’Oltrano e per Agamennone & Elettra di Fausto Paravidino, lo sguardo al futuro presente del Teatro della Toscana anche nella stagione 2022/2023 si è mantenuto attento alla ricerca della contemporaneità dei classici. Il palcoscenico è divenuto così testimone della Storia e, attraverso la parola poetica, ha assunto l’impegno fondamentale di aprire nuove strade nella continua tensione ideale tra arte e società civile, tra attenzione rivolta all’individuo e riflessione sulla collettività. La dodicesima notte è l’ultima commedia giocosa, a tratti autenticamente farsesca, di William Shakespeare, prima delle grandi tragedie e delle commedie nere. Elegante e piena di grazia, l’opera del 1602 trasporta lo spettatore nella sua atmosfera magica e incantata, in cui i contrasti più feroci si compongono armoniosamente. Pier Paolo Pacini l’ha diretta nella versione di Orazio Costa del 1971, una traduzione di grande qualità e intelligenza teatrale, che tiene conto della peculiarità del testo, che alterna l’uso di prosa e versi sulla scia dello studio di Costa lungo una vita sulla parola e il gesto scenico. È stata poi snellita dall’intervento di Filippo Gentili, che con altrettanta intelligenza è intervenuto per aiutare a seguire Il giardino dei ciliegi, la Compagnia FOTO FILIPPO MANZINI

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