Quaderni della Pergola - Dove eravamo rimasti - Fondazione Teatro della Toscana

54 | Quaderni della Pergola Emilio Solfrizzi Lo spettacolo non ha filtri: ci sei tu e di fronte il pubblico, e questo incontro è una magia. Se entrambi – gli attori e gli spettatori – aderiscono alla convenzione del teatro e si lasciano trasportare da questa avventura meravigliosa che è il tempo dello spettacolo, ecco che può nascere una bella storia d’amore. Del resto, il pubblico è come se fosse un altro attore della serata, che spesso determina perfino il ritmo della rappresentazione. A volte dipende dal pubblico se lo spettacolo dura di più o di meno: i tempi si dilatano anche in base alla reazione della platea e questo tipo di scambio reciproco influisce inevitabilmente sulle emozioni di ogni attore, sulla sua partecipazione o sulle sue fragilità. ❃ Umberto Orsini Il pubblico è un ostacolo. Ma è anche un complice. L’affetto del pubblico mi stupisce, sempre. La reazione degli spettatori varia da sera a sera e cambia con l’età. Ancora si ricordano, per esempio, di quando interpretavo I fratelli Karamazov, uno sceneggiato andato in onda tanti anni fa, cioè lontano da noi come potrebbe esserlo Via col vento. È una di quelle mitologie, legate alla recitazione, che resistono nel tempo. ❃ LE ATTRICI E GLI ATTORI SI RACCONTANO che cos’è per voi il pubblico?

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