Quaderni della Pergola - Dove eravamo rimasti - Fondazione Teatro della Toscana

61 Quaderni della Pergola | Paolo Genovese È importante la fiducia che il pubblico ti dà, a prescindere dal numero di persone presenti, al cinema o a teatro, che guardano la storia che stai raccontando. Gli spettatori sono usciti di casa per vedere un mio racconto in scena, per cui sento che loro hanno avuto fiducia in me e mi sento responsabile allo stesso modo, sia a teatro che al cinema. Quando vedi un teatro pieno con un biglietto che costa il doppio o forse anche il triplo di quello del cinema, avverti anche maggiormente la responsabilità. E poi a teatro il rapporto che si crea tra interpreti e spettatori è più stretto e diretto: le persone le vedi una ad una. ❃ Andrée Ruth Shammah Il pubblico è composto da persone di età, classi sociali e culture diverse tra loro. Si entra in uno spazio teatrale, si spengono le luci e quando inizia lo spettacolo improvvisamente questa pluralità di individui diventa ‘il pubblico”, una cosa singola. Di colpo si crea una comunità coesa di tutte queste singole differenze e si dice: “Al pubblico piaceva”, “il pubblico rideva”, “il pubblico applaudiva”. Lo spettacolo è comunicazione, tra gli attori in scena e con gli spettatori, che diventano parte indispensabile di questo rito. È la magia del teatro. ❃ LE ATTRICI E GLI ATTORI SI RACCONTANO che cos’è per voi il pubblico?

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