Quaderni della Pergola - Dove eravamo rimasti - Fondazione Teatro della Toscana

78 | Quaderni della Pergola L’INIZIO È una fresca mattina di settembre 2015 e sono di fronte all’Università degli Studi di Firenze per il discorso del Rettore alle matricole, quando una telefonata dal Teatro della Pergola mi comunica che sarei stato uno degli allievi del primo “Corso per Attori Orazio Costa”. Invece di entrare in Facoltà, quel giorno sono andato in Teatro, e attraversando l’ingresso per la prima di innumerevoli volte, ho letto la storica placca sita al n.18: “Se sapete che il vostro strumento siete voi stessi, conoscete anzitutto il vostro strumento…”. Io non sapevo cosa significasse essere attore, e questo è stato evidente per tutti in Accademia da subito, per tutte le mie uscite improbabili ed i miei interventi fuori luogo: avevo già intuito che fosse un gioco, ma non avevo idea di quali fossero le regole. LA SCUOLA Abbiamo conosciuto e frequentato il metodo mimico ed il Maestro Orazio Costa grazie alle parole, la costanza e la dedizione di alcuni insegnanti: Pier Paolo Pacini, Alessandra Niccolini, Marcello Prayer e Marisa Crussi. Due anni non sono stati sufficienti per riuscire a capire e fare nostri certi concetti come “farsi poesia aitante, essere acrobata dello spirito”, nonostante le ore infinite e sfiancanti di sudore e fatica nel cercare la condizione fisica dell’aria, del fumo, della foglia, della fiamma di un fiammifero. La ricerca ossessionata dell’energia creativa di un bambino che quando imita è, non rappresenta. Ecco la prima regola del gioco: essere e non rappresentare. Grazie ad Andreas Rallis e Marco Toloni, tramite il loro rigore e la loro severità, ho imparato a credere nella forza civile e politica del teatro e nel suo potere catartico: il palcoscenico è uno specchio per l’anima di chi assiste all’evento teatrale, e uno spettacolo può colpire i sentimenti e le emozioni di chi lo guarda modificando il suo pensiero. La seconda regola del gioco: è un gioco molto serio. Le regole A PROPOSITO DI ORAZIO COSTA di FILIPPO LAI

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