Ottavia Piccolo spiega Cosa Nostra ai bambini
Al Rifredi il testo di Stefano Massini con le musiche di Enrico Fink.
La Nazione Firenze
A volte, per spiegare le cose, dovremmo solo cercare le parole. Trovarle. Infine, dirle ad alta voce.
Raccontare di come a Palermo, il 19 aprile 1983, per la prima volta nella storia della città, una donna, Elda Pucci, la Dottoressa, è eletta Sindaco. Raccontare poi di come un anno dopo, il 13 aprile del 1984, Elda Pucci è sfiduciata. Raccontare infine di come ancora un anno dopo, il 20 aprile del 1985, la casa di Piana degli Albanesi di Elda Pucci salta in aria. Nel prima, nel mezzo, i miliardi dell’eroina, le vittime della mafia, gli Inzerillo, i Badalamenti, i Buscetta, l’avvento di Totò Riina. E la città di Palermo che per la prima volta, durante il mandato di Elda Pucci si costituisce parte civile in un processo di mafia.
Se riuscissimo a spiegare Cosa Nostra come ai bambini, tutto sarebbe diverso.
Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo tornano a confrontarsi in scena con le parole di Stefano Massini, a dare forma a un teatro necessario, civile, in cui il racconto dell’etica passa attraverso le parole, i timbri e le azioni di coloro che spesso non hanno voce.
Stefano Massini
Ottavia Piccolo
Sandra Mangini
Enrico Fink
Orchestra multietnica di Arezzo
Massimiliano Dragoni
Luca Roccia Baldini
Massimo Ferri
Gianni Micheli
Mariel Tahiraj
Enrico Fink
Raffaella Rivi
Gianni Bertoli
Paolo Bracciali
Officine Della Cultura, Argot Produzioni, Centro D’Arte Contemporanea Teatro Carcano
Regione Toscana, Ministero della Cultura
Raffaella Rivi