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Il  Centro di Avviamento all’Espressione, il Centro di didattica espressiva e teatrale che Orazio Costa aprì nel 1979 presso il Teatro della Pergola, ha rappresentato il punto di arrivo del lavoro di Costa sulla pedagogia teatrale e sullo studio dell’espressione, della creatività e della comunicazione; un lavoro che ha impegnato tutta la sua vita, dalle prime esperienze come assistente di Jacques Copeau fondamentali per l’elaborazione della sua metodologia didattica, e poi attraverso gli anni di insegnamento all’Accademia di Arte Drammatica Silvio D’Amico dove ha formato i più importanti attori della storia del teatro italiano dal dopoguerra agli anni Novanta. 

 

Regolamento del Centro

Logo del Centro di Avviamento all'Espressione

La caratteristica saliente del Centro è quella di non porsi come organismo scolastico di formazione, bensì come luogo di avviamento a una valorizzazione dei processi espressivi e comunicativi di allievi che poi, ma non necessariamente, possono passare ad una pratica più specifica per intraprendere l’attività professionale.

Il Centro applica una pedagogia basata sul metodo mimico non limitata al teatro ma indirizzata a qualunque forma artistica e in generale espressiva.

L’attività del Centro si orienta in varie tipologie di corsi che vengono effettuati sia al Teatro della Pergola che esternamente presso quartieri, centri culturali e scuole, in collaborazione con associazioni e strutture pubbliche e private, e comprende: 

Foto Filippo Manzini

Corsi di avviamento al teatro

 

Per chi è interessato a conoscere i principi del metodo mimico e ad intraprendere un percorso di introduzione al lavoro dell’attore. Sono corsi aperti a tutti in considerazione della loro valenza educativa e formativa, finalizzati sia al recupero dell’espressività naturale dell’individuo che ad un primo contatto con il mondo attoriale. 
 
I corsi, tenuti da insegnanti formati al metodo mimico, prevedono incontri settimanali della durata di due ore.

 

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Corso per Attori “Orazio Costa”

 

Destinato a coloro che intendono intraprendere professionalmente il mestiere dell’attore.

Il corso è finalizzato a sviluppare, le capacità tecniche e creative individuali necessarie all’attività professionale.

 

L’accesso al Corso per attori avviene attraverso una selezione effettuata durante l’anno di frequenza dei Corsi di avviamento al teatro, considerato il primo anno di pedagogia preliminare per il Corso per attori.

 

Per coloro che non abbiano frequentato i Corsi di avviamento al teatro sarà possibile presentare domanda di ammissione ad una selezione specifica, la cui modalità verrà indicata su questo sito con propria comunicazione.

 

Direttore del Centro è Pier Paolo Pacini. 

 

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Foto Filippo Manzini

Orazio Costa

 

Orazio Costa Giovangigli (Roma, 6 agosto 1911 - Firenze, 14 novembre 1999), è stato uno dei principali registi del secondo Novecento e il principale esponente, in Italia, della pedagogia teatrale di matrice europea.

Dopo gli studi letterari e il diploma al primo corso dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, fondata da Silvio d’Amico nel 1936, seguì, per un periodo di perfezionamento, Jacques Copeau a Parigi. Costa si definirà sempre allievo spirituale di d’Amico e Copeau, ricavando da loro una specifica concezione del teatro come espressione dell’uomo, pilastro su cui edificherà il suo progetto di riforma pedagogica e teatrale. Nel 1944 (fino al 1976) cominciò la sua attività d’insegnamento all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e, contemporaneamente, iniziò a distinguersi come uno dei maggiori registi della sua generazione, portando in scena capolavori della drammaturgia mondiale e contemporanea (con un’attenzione particolare, specie negli ultimi decenni di attività, al teatro di poesia).

Nel 1979 fondò a Firenze presso il Teatro della Pergola il Centro di Avviamento all’Espressione, una scuola di didattica teatrale che rappresenta il punto di arrivo del suo lavoro sulla pedagogia dell’attore.

 

Tra le sue principali regie, ricordiamo: Il Mistero di d’Amico (1939); Sei Personaggi in cerca d’autore (1948); Cosi è (se vi pare) (1951) di Pirandello; Oreste e Mirra di Alfieri (1949); il Poverello di Copeau (1950); La dodicesima notte (1950), Macbeth (1953) e Sogno di una notte di mezza estate (1968) di Shakespeare; I Dialoghi delle carmelitane di Bernanos (1952); Assassinio nella cattedrale di Eliot (1957); Tre sorelle di Čechov (1974); Libro di Ipazia (1979) e Rosales (1983) di Luzi; Al dio ignoto di Fabbri (1980); Corruzione al palazzo di giustizia di Betti (1983). 

Il metodo mimico

 

Sin dai primi anni d’insegnamento in Accademia, Costa inizia a sperimentare il suo Metodo Mimico (che nel corso degli anni ha formato i principali interpreti della scena italiana). Erede delle principali riflessioni sull’attore di stampo europeo e, in particolare, delle intuizioni di Jacques Copeau, il metodo mimico, basato sul risveglio e sull’affinamento dell’innata attitudine mimica del corpo e delle sue estensioni all’educazione della voce, si configura come l’unico impianto pedagogico sistematico, destinato all’interprete della scena, elaborato in Italia. Nato per la formazione dell’attore, per volontà di Costa il metodo è stato esteso nel suo utilizzo al campo dell’espressione e della creatività in generale,  rivolgendosi non più solamente ad allievi-attori ma ad adolescenti, adulti, anziani e diversamente abili.