Tra gli ospiti dell'albergo Metropole si trova Calogero Di Spelta, deriso per l'eccessiva gelosia nei confronti della bella moglie Marta. L'illusionista Otto Marvuglia, durante il suo spettacolo, finge di farla sparire, in modo da consentirle di incontrarsi con l'amante. Ma Marta fugge definitivamente mentre il mago fa credere all'uomo che la donna si trovi in una scatola, e che potrebbe riapparire solo se credesse ciecamente nella sua fedeltà.
La Grande Magia di Eduardo utilizza la metafora fantastica e poetica per navigare tra illusione e realtà, in un mondo fluttuante dove Calogero si rifugia nel rifiuto della realtà e del tempo, per tratteggiare infine una vasta commedia umana dove il mistero è metafora del mondo.
Emmanuel Demarcy-Mota e il team creativo hanno deciso di affidare il ruolo di Calogero all'attrice Valérie Dashwood e invertire così i ruoli dell'amante, della moglie e del marito.
La Grande Magia
- di
Eduardo De Filippo
- traduzione
Huguette Hatem
- regia
Emmanuel Demarcy-Mota
- con la compagnia del Théâtre de la Ville
Serge Maggiani, Valérie Dashwood, Marie-France Alvarez, Céline Carrère, Jauris Casanova, Sandra Faure, Stéphane Krähenbühl, Gérald Maillet, Isis Ravel, Pascal Vuillemot
- scenografia
Yves Collet, Emmanuel Demarcy-Mota
- disegno luci
Christophe Lemaire, Yves Collet
- costumi
Fanny Brouste
- musica
Arman Méliès
- video
Renaud Rubiano
- produzione
Théâtre de la Ville-Paris
- foto
Jean-Louis Fernandez