Storia da leggere, recitare e danzare in 2 parti (1918)
Prima nazionale
Nell’anno finale della Grande Guerra, esule in Svizzera dopo la confisca di tutti i suoi beni a causa della rivoluzione russa, privo di ogni mezzo di sostentamento, Igor Stravinsky pensò all’allestimento di un balletto che potesse essere realizzato con poche risorse. Ispirandosi alle fiabe russe Il soldato disertore e il diavolo e Un soldato libera la principessa di Afanas'ev, concepì la Storia del soldato con lo scrittore Charles-Ferdinand Ramuz, anch’egli profugo.
La scelta di questa nuova versione è isolare alcuni frammenti delle due favole russe e sovrapporle ai discorsi diretti e ai dialoghi, affidandole alla voce del Narratore.
L’opera racconta di un soldato che sta tornando a casa per una licenza; il diavolo lo lusinga e gli sottrae il violino in cambio di un libro che realizza, a suo dire, ogni desiderio. Il ragazzo, allora, si confonde e perde tempo, affetti, in sostanza, tutta la sua vita. La sua esistenza sarà sempre sotto il controllo del diavolo, che alla fine lo rapirà, al ritmo di una marcia trionfale.
Al centro c’è il dramma dello sradicamento: il soldato è metafora dell’uomo costretto a viaggiare da un luogo all’altro, come l’autore e il compositore stessi, lontano dalla propria patria a causa delle guerre.
Igor Stravinskij - Histoire du Soldat
STORIA DA LEGGERE, RECITARE E DANZARE IN 2 PARTI (1918)
- libretto di
Charles-Ferdinand Ramuz
- con
Sergio Basile
- ballerina
Nicole Perfigli
- Balletto di
Siena
- coreografia
Marco Batti
- Unconventional Orchestra di Amat
violino Alberto Bologni, contrabbasso Barbara Betti, clarinetto Tazio Borgognoni, cornetta Camilla Dragoni, fagotto Edoardo Filippi, trombone Giorgio Damjanic, percussioni Camilla Cantara. Direttore Concetta Anastasi.
- produzione
Amat Accademia Musica Arte Teatro Srl