Emma Dante ritorna alla fortunata Trilogia degli occhiali portando in scena con Manuela Lo Sicco (premio Ubu 2021 per la sua interpretazione in Misericordia) e Sabino Civilleri l’approfondimento dello studio Ballarini e facendone uno spettacolo a sé stante.
Il tango delle capinere è la danza della vita di due innamorati: un mosaico dei ricordi che si compone e rende più sopportabile la solitudine di una donna giunta nell’ultima fase della vita. È uno spettacolo intimo che la regista palermitana dice essere un omaggio al padre ai ricordi dei genitori, quelli di tutti noi, “alla loro generazione”.
Lo spazio in cui i due protagonisti si muovono e come lo attraversano è il centro di una ballata innamorata e malinconica in cui le parole sono pressoché assenti, la musica è imperante e i movimenti dei due interpreti sono sempre carichi di suggestioni e di una emotività familiare.
Due amanti nella loro quotidianità fatta dal chiasso di una tv accesa sulla finale del mondiale 1982, di piccoli litigi, atti di amore a due, a tre quando arriva il figlio, di conoscenza e sensuale distrazione.