Promessi sposi. Lo spettacolo non s'ha da fare
I manzoniani "Promessi sposi", ridotti e diretti per le scene da Angelo Savelli, rimbalzano stasera e domani (ore 21) al Teatro di Rifredi.
Gabriele Rizza - Il Tirreno Firenze
E se il capolavoro di Alessandro Manzoni, l’epopea di Renzo e Lucia nella Lombardia del Seicento, tra Grande Peste e dominazione spagnola, celasse al suo interno una deliziosa commedia, anzi due? Torna la rilettura firmata da Angelo Savelli, che ne cura anche la regia con Ciro Masella.
Una compagine di giovani attrici e attori scrolla via un po' di timorosa soggezione dalle pagine dell’immortale romanzo utilizzando una delle più autentiche e spesso ignorate peculiarità della scrittura del Manzoni: l'ironia.
Nascono da qui I promessi sposi, ovvero: questo spettacolo non s’ha da fare, un’originale riscrittura a opera di Angelo Savelli che mette in scena da un lato la commedia della gente semplice, quasi una Commedia dell’Arte, in cui due umili innamorati cercano tra mille peripezie di fare la cosa per loro più naturale: sposarsi; e dall’altro, la commedia delle umane passioni, una commedia filosofica, dove Manzoni sembra ironicamente sbeffeggiare l’illusione degli uomini di poter conoscere il proprio destino e di poterlo modificare. Lungo tutto lo spettacolo, un’intera umanità di umili e di signori, di buoni e di cattivi, di galantuomini che aspirano a far del bene senza riuscirci e di malvagi che s'ingegnano a far del male senza riuscirci, arranca, tra gli accidenti della Storia, verso un approdo dove solo un occhio esterno e imperscrutabile – la Provvidenza? il Caso? - distribuisce premi e punizioni.
ovvero: questo spettacolo non s'ha da fare
Alessandro Manzoni di Angelo Savelli
Olmo De Martino, Mauro D'Amico, Antonio Lanza, Fabio Magnani, Simone Marzola, Diletta Oculisti, Elisa Vitiello
Angelo Savelli, Ciro Masella
Federico Ciompi
Pietro Grossi
Marco Borrelli
Teatro della Toscana