SCUOLA SECONDARIA
Questa conferenza-spettacolo affronta in maniera essenziale ma esaustiva i momenti principali della vita e delle opere di Luigi Pirandello attraverso le due lenti deformanti della sua poetica artistica: l’umorismo e l’ipocrisia.
Attraverso l’umorismo, Pirandello ci racconta in maniera originale la complessità dell’individuo contemporaneo e la sua crisi d’identità, inserendola nel più generale contesto culturale europeo dell’inizio del ventesimo secolo. L’umorismo sembra essere per lui uno dei pochi modi possibili per raccontare questo disorientato uomo contemporaneo.
Attraverso l’ipocrisia, Pirandello non solo compie un’opera di feroce critica sociale ma scompagina i confini tra verità e finzione, tra realtà e teatro, dando vita a quell’epocale rivoluzione drammaturgica (il teatro nel teatro) che gli farà conquistare il Nobel per la letteratura. Questa visione profondamente disincantata e complessa del mondo e del teatro, è in parte determinata da alcuni amari snodi della biografia di Pirandello e dal rivoluzionato clima culturale europeo a cui si fa brevemente cenno.
Foto di scena
Uno, nessuno e centomila...Pirandello
- conferenza spettacolo di
Angelo Savelli
- consulenza del Prof.
Paolo Puppa
- relatore
Andrea Bruno Savelli
- con
Lidia Castella, Mauro
D’Amico e Olmo De Martino