Sulla complessa e discussa figura di Silvio d’Amico si concentra Silvio d’Amico. Una biografia (Morlacchi editore), ricostruzione originale di Gianfranco Pedullà fondata su lunghe ricerche d’archivio e ampia documentazione storica. Il tentativo è di superare i toni spesso accesi e polemici che dal secondo dopoguerra in poi hanno accompagnato le varie narrazioni sulla ricca esperienza teatrale di d’Amico.

Venerdì 17 maggio, ore 17, al Teatro della Pergola, l’autore lo presenta insieme a Renzo Guardenti, Francesca Simoncini. Letture a cura di Ciro Masella.
Promosso da Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo e Teatro Popolare d'Arte. In collaborazione con Teatro della Toscana.

L’intenzione del volume è quella di restituire un’immagine viva del grande critico, le cui idee hanno molto condizionato la vita teatrale italiana, esercitando un’evidente egemonia costruita nel corso degli anni Trenta e protratta, anche oltre la sua morte, almeno fino agli anni Sessanta.

Per d’Amico, il critico teatrale è «un’artista che lotta per quello in cui crede»: con straordinaria energia e grande passione egli si è sempre battuto per un teatro d’arte che sollevasse la scena dalle questioni strettamente commerciali per esaltarne le funzioni etiche e civili. Si sono formati in Accademia alcuni tra i più importanti attori italiani, tra cui Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Gabriele Lavia, Michele Placido, Pierfrancesco Favino.

Ingresso libero