Le Voci delle Donne di Giacomo Puccini
12 dicembre 2024
I destini delle donne di Giacomo Puccini, che il compositore sceglie come protagoniste assolute delle sue opere. Solena Nocentini e al pianoforte Elisabetta Sepe raccontano le donne che hanno riempito la vita di Puccini, le une insieme alle altre si completano e ci parlano di lui. Voci di Donne, un lungo racconto di Giacomo Puccini di Ilenia Mele, regia di Nathan Stefanovitch, è al Teatro della Pergola il 28 dicembre, ore 16, nel Saloncino ‘Paolo Poli’, nell’anno del 100° anniversario dalla morte di Puccini.
Roberta, protagonista dello spettacolo, ritrova in soffitta vecchie carte, abiti di scena e oggetti del bisnonno Puccini.
Attraverso il ricordo della storia familiare, Roberta, racconta i destini di Butterfly, Musetta, Mimì, Liù e Tosca, eroine, che il maestro sceglie come protagoniste assolute delle sue opere. Voce di donne reali o immaginarie si intrecciano in una rete di relazioni che vedono al centro la figura di Puccini e le sue opere.
Lo spettacolo racconta i legami che il Maestro ha costruito con le donne durante la sua vita; si tratta spesso, di storie tormentate che sono state determinanti nella costruzione della sua opera. Puccini ha trasformato le sue donne in eroine e i loro destini in veri e propri archetipi della figura femminile. Si pensi a Tosca: una donna profondamente innamorata di un uomo e dell’arte, pronta a mettere in gioco sé stessa pur di mantenersi integra.
I testi di Ilenia Mele si intrecciano con gli scritti delle opere di Puccini interpretati da Solena Nocentini e accompagnati dalle musiche del Maestro suonate al pianoforte da Elisabetta Sepe.
Nel contrasto emergono dinamiche nuove e inattese, che spingono lo spettatore a riflettere su temi sempre attuali. La regia di Nathan Stefanovitch diventa un gioco tra la pianista e l’attrice, che spazia tra le due dimensioni temporali, quella del passato di Puccini e quella presente.
Voci di donne, un lungo racconto di Giacomo Puccini
con Solena Nocentini
scritto da Ilenia Mele
pianoforte Elisabetta Sepe
regia Nathan Stefanovitch
in collaborazione con Teatro della Toscana
durata 1 ora