L’Amleto di Filippo Timi è annoiato, non ha più voglia di interpretare la solita solfa familiare, non ha più voglia di amare Ofelia, non ha più voglia di niente. Invano voci fuori campo lo richiamano al suo destino. Quasi un leone in gabbia, il principe, un po’ bambino viziato, un po’ vate visionario, si aggira in mezzo a una festa luttuosa. Intorno a lui, personaggi direttamente scaturiti dalla sua mente folle, interpretati da Elena Lietti, Lucia Mascino, Marina Rocco, attrici storiche della sua compagnia, ancora una volta eccezionalmente insieme per dar vita a questa nuova edizione.
Un Amleto spiazzante, comico, furibondo, folle e colorato. Di fronte alla tragedia esistono due possibilità: soccombere o esplodere nel massimo della vitalità. Timi ha scelto la seconda, trasformando la tragedia in commedia, tra potere e oblio, tra frivolezza e pazzia; esasperando così la radice comica di Shakespeare che faceva dire a Nietzsche: «Non conosco lettura più straziante di Shakespeare: cosa deve aver sofferto un uomo per avere a tal punto bisogno di fare il pagliaccio».
Amleto²
- uno spettacolo di e con
Filippo Timi
- e con (in ordine alfabetico)
Elena Lietti, Lucia Mascino, Marina Rocco e Gabriele Brunelli
- produzione
Teatro Franco Parenti, Teatro della Toscana
- foto
Sara Lando