Dopo il successo dello scorso anno, Stefano Massini ritorna con il suo lavoro su L’interpretazione dei sogni di Sigmund Freud.
Massini mette il suo estro di narratore al servizio di un impressionante catalogo umano: in scena prende forma un variopinto mosaico di personaggi che, narrando i propri sogni, compongono una sinfonia di possibili interpretazioni, in cui il pubblico si riconosce e si ritrova.
La ricerca su Freud, pietra miliare del Novecento, passa attraverso l’analisi di numerosi casi clinici, talora drammatici, talora perfino buffi e occasionali, ognuno capace di rivelarci qualcosa sulle leggi misteriose e splendide che sovrintendono alle nostre messinscene notturne. Sì, messinscene. Perché il sogno nella lettura di Freud ha un impianto profondamente teatrale, evidente fino da quel titolo originario del volume che alludeva a una vera e propria “drammaturgia onirica”. Ecco scaturire l’ultima domanda: con quali regole si procede, nel fantasmagorico teatro del Sogno?