Scritto da O’Neill tra il 1941 e 1942 e prima assoluta nel febbraio 1956 a Stoccolma, Lungo viaggio verso la notte dopo la morte dell’autore vinse il Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1957 ed è considerato il capolavoro del drammaturgo statunitense.
È un’opera-confessione, perché il padre di O’Neill era stato un attore di grande successo, come il protagonista della sua opera teatrale. La casa-prigione della “famigliaccia” che l’autore racconta, in fondo, è proprio casa sua. E qui sta il cammino tortuoso di una possibile messa-in-scena-viaggio di quest’opera, davvero amara. Le vite degli uomini sono fatte di tenerezza e violenza. Di Amore e disprezzo. Comprensione e rigetto. Di famiglia e della sua rovina.
Lungo viaggio verso la notte
- di
Eugene O’Neill
- con
Gabriele Lavia, Federica Di Martino
- e con
cast in via di definizione
- adattamento e regia
Gabriele Lavia
- scene
Alessandro Camera
- costumi
Andrea Viotti
- musiche
Antonio Di Pofi
- luci
Giuseppe Filipponio
- produzione
Effimera S.r.l., Teatro della Toscana