Sior Todero Brontolon di Goldoni fu fin dall’inizio un grande successo. La trama vuole il protagonista avaro, imperioso, irritante, diffidente e permaloso verso il mondo. Ora questo indifendibile “brontolòn” attira un maestro del palcoscenico contemporaneo come Franco Branciaroli, diretto da Paolo Valerio, per una nuova e inaspettata interpretazione.
Basti pensare a come, di fronte a un personaggio tanto imponente e attrattivo come Todero, Goldoni affidi al mondo femminile un ruolo sottile e risolutivo. L’unico elemento che nello sviluppo drammaturgico appare pienamente positivo è, infatti, l’alleanza fra la coraggiosa nuora del vecchio avaro e l’intelligente vedova Fortunata, che riesce a salvare la giovane Zanetta da un matrimonio di interesse foriero di sicura infelicità.
Il lieto fine, se da un lato celebra il trionfo del vero amore, in tempi in cui il concetto di “patriarcato” domina le nostre cronache imprime alla gioiosità della risoluzione una venatura di turbamento.
Sior Todero Brontolon
- di
Carlo Goldoni
- drammaturgia
Piermario Vescovo
- con
Franco Branciaroli
- e con
altri 10 attori
- regia
Paolo Valerio
- scene
Marta Crisolini Malatesta
- luci
Gigi Saccomandi
- movimenti di scena
Monica Codena
- produzione
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro de gli Incamminati, Centro Teatrale Bresciano