Il Teatro torna a scuola
06 marzo 2024
Il Teatro della Toscana è il Teatro della Città e delle Città in cui opera, è la Casa degli artisti e dei sogni. Tutto questo con il costante sguardo alla nostra Storia, a chi in altri tempi, diversi, ma tanto simili agli attuali, ha avuto il coraggio di aprire nuove strade impensabili ai più.
Per questo, la Fondazione si è impegnata fin da subito nel creare ponti tra le discipline e le generazioni, nel solco di un nuovo modello di teatro aperto alla società e alle sfide del presente. L’obiettivo è costruire un nuovo teatro attraverso una comunità che si realizzi con i giovani e per i giovani, tramite la forza della cultura.
Il Teatro Era di Pontedera presenta Il Teatro torna a scuola, progetto per mettersi ancora più in ascolto delle giovani generazioni grazie alla collaborazione con l’assessorato all’Istruzione del Comune di Pontedera e alcuni insegnanti del Polo Scolastico di Pontedera.
Tra il 12 e il 28 marzo 2024, secondo un calendario di incontri che si terranno la mattina dalle 9 alle 13, Michele Santeramo per la drammaturgia, Roberto Bacci per la cura dello spazio scenico, Pier Giorgio Cheli per il marketing, incontreranno in aula le ragazze e i ragazzi non come insegnanti, ma come professionisti intenti a parlare con loro e conoscere le loro abitudini. Quali sono i temi che li appassionano? Come li comunicano? Che spazio è quello dei social?
A conclusione del percorso si avranno una drammaturgia, un progetto di regia e uno di marketing che verranno consegnati alla Direzione generale del Teatro della Toscana, che potrà decidere su eventuali successivi sviluppi produttivi.
Andare oltre, innovare, guardare al futuro, non solo immaginandolo, ma usando ogni forza e capacità per definirlo e attuarlo, rappresenta l’intento ultimo de Il Teatro torna a scuola, che rientra a pieno titolo nella visione e pratica artistica e nell’offerta didattica del Teatro della Toscana come continua formazione umana e spirituale, oltre che tecnica, fortemente orientata al mondo lavoro.
Una modalità profondamente connaturata con il Teatro e la Città, che si rifà ai valori di creatività e di appartenenza al Territorio, e all’umanesimo come conoscenza e ripresa della cultura europea per innovarla e attualizzarla nel futuro.