Cristiana Capotondi affronta il bombardamento di Firenze del '43 nel monologo di Marco Bonini La Vittoria è la balia dei vinti.
Una mamma mette a letto la sua bambina di 6 anni che le chiede, come storia della buonanotte, di raccontarle qualcosa di quando lei, la sua mamma, era bambina. Le viene in mente l'avventura della bisnonna Vittoria e di come il 25 settembre ’43, giorno del bombardamento a Firenze, aveva aiutato due gemelli.
In un racconto tra l'evocazione fiabesca e la ricostruzione storica, la mamma rievoca la notte di Firenze sotto il fuoco “alleato”, quando uno stormo di 36 aerei Wellington inglesi, mirando all'importante nodo ferroviario della stazione di Campo di Marte, manca inesorabilmente l'obiettivo, causando così la morte di centinaia di civili e pesanti devastazioni.
Nonna Vittoria è nascosta nel rifugio improvvisato nelle cantine di Palazzo Pitti, dove risiede in quanto moglie del sovraintendente ai beni culturali di Firenze. Non si trova ad affrontare solo l'incubo della guerra, ma anche la vertigine di tabù sociale: allattare i due gemelli della sua balia che per lo shock aveva perso il latte.
La vittoria è la balia dei vinti
- scritto e diretto da
Marco Bonini
- con
Cristiana Capotondi
- musiche
Jonis Bascir
- produzione
Stefano Francioni Produzioni